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Fotografare le proprie creazioni

venerdì 27 luglio 2018

 Il tempo invoglia a stare all'aperto, e mi piace uscire con le amiche e osservare tutto mentre cammino per le vie della mia città. Mi è capitato di pensare, anche dietro suggerimento datomi tempo fa da un'amica appassionata di fotografia, che le mie creazioni potessero sposarsi bene con alcuni contesti, ci sono tanti angoli che offrono mille possibilità di fare da sfondo, se solo prestassimo attenzione.
 Con i nuovi pannelli sottobraccio (si fa per dire, in realtà dentro uno zainetto) io e la Mari siamo andate al Giardino sotto le mura, dove non ero ancora stata. Lasciato il cancello alle nostre spalle, larghe aiuole fiancheggiavano il viale, con una soffice erba che accoglieva le pietre-scultura di Pinuccio Sciola. Alcune siepi delimitavano gli spazi e due grossi alberi di ficus creavano un'ombra piacevolissima.

Ho preso la mia tavola verde su cui ho disegnato allium e trifogli e ho scelto come primo sfondo la siepe, poi le radici nodose e il tronco dei grandi alberi, la pavimentazione di pietre ed infine l'ho accostata ad una delle sculture. Gli effetti sono diversi, pochi i colori presenti ma armoniosi. Mi sono sentita un po' come la Amélie del famoso film che fa portare in giro per il mondo il nano da giardino del padre...
Ovviamente non poteva mancare la foto scattata in interno. Sfondo bianco, qualche oggetto di contorno...

Continuerò su questa strada, anzi su tante strade portando con me Arti Noa a conoscere la città...dà modo anche a me di fare delle belle scoperte, come gli antichi portoni e le grandi finestre.

La frase contenuta nella tavola dice "...e ci si scorda di tutto...", così come succede quando si cammina senza una meta, liberando la mente e godendo del presente davanti ai nostri occhi.

Dipingere su legno insolito

sabato 21 luglio 2018

Prati verdi curatissimi e piccoli funghi... Giardino sotto le mura, Cagliari
Per me il legno ha una grande potenza.  Su di me almeno ha un enorme potere, sento che mi chiama, che vuole farmi sentire la sua voce. 
La prima volta che ho visto quella enorme cassa strapiena di ritagli e sfridi di legno ho esultato come una bambina. Ero agli esordi di Arti Noa, e mio marito per incoraggiarmi me l'aveva fatta trovare nella casetta di campagna senza dirmi nulla. Da quel giorno in poi, pian piano ho selezionato e dipinto tanti pannelli marini, fari, fiori...

Quando, a distanza di tre anni, pensavo di aver messo da parte tutto il recuperabile da quella cassa ormai quasi vuota, ecco che sento il richiamo. Qualcosa sul fondo mi cercava, qualcosa di diverso dai pezzi fino a quel momento utilizzati. Forse non ero ancora pronta per "vedere" cosa poteva nascere da loro, elementi cosi particolari e insoliti per me.
Agglomerato di legno, usato come imballaggio...questo il suo uso primario. Io ne ho scovato giusto qualche ritaglio, inutile ormai per il suo uso principale ma perfetto per me!

La mia piccola tavola, poggiata su una pietra-scultura di Pinuccio Sciola, Giardino sotto le mura - Cagliari
In questo post di presentazione ho scelto dei tre pannelli quello turchese. Sia in questo che negli altri, ed in genere in quasi tutti i legni che utilizzo, ho volutamente lasciato le imperfezioni e dipinto solo la parte anteriore. Lascio così a vista il colore naturale, la ruvidità e rusticità che è la sua anima...mantengo la sua identità lasciando però la mia impronta.
Due finestre...un tema che ho già usato ma che mi sembrava ideale per questo legno che sembra graffiato. Il turchese è leggermente spento ed esalta i disegni. Il supporto su cui ho eseguito i disegni è un sottile strato di legno, anch'esso scovato dentro la cassa.

Mi sono divertita a fare foto utilizzando vari sfondi, sia all'interno che fuori. Il mio fedele pannello bianco un po' rozzo - un pannello posteriore di un vecchio mobile - e un piccolo spazio verde in città, che dà ugualmente risalto alla mia piccola tavola turchese.

Arti Noa, Ada e la Festa delle Erbe 2018... col cuore

lunedì 9 luglio 2018

Rollo per me è tante cose. Dire che è solo una manifestazione è errato, perchè al suo interno c'è davvero il cuore, e mai come quest'anno ne ho avuto la conferma. L'amica Ada, organizzatrice dell'evento e facente parte dell'Associazione che da 19 anni mantiene vivo questo appuntamento è stata poco bene e non è potuta essere presente fisicamente, ma forse proprio per questo motivo tutti si sono prodigati affinchè tutto fosse come sempre.
Col cuore, dicevo... si, perchè tutti ci hanno messo il cuore. Un po' disorientati all'inizio per l'assenza del pilastro della Festa, per lei ognuno ha svolto dei compiti inusuali prima, durante e dopo e tutto si è incastrato perfettamente. L'evento ormai era già programmato e organizzato nei minimi particolari da mesi proprio da lei, ma c'è chi nel weekend dell'evento ha portato gli arredi e i pasti per chi, come me, arrivava da lontano, c'è chi ha coordinato tutti gli espositori affinchè prendessero correttamente posto in loco, chi si occupava di divulgare l'evento con foto e video, chi offriva il proprio aiuto per un qualsiasi piccolo e grande problema... insomma, preoccupati ma attivi al cento per cento.
Arrivando il giorno prima tutto questo è successo davanti ai miei occhi e sono stata contenta. La figlia di Ada, instancabile, ha avuto un appoggio in me e mia sorella ma anche da parte di tanti altri.

Rollo... torno a respirare aria amichevole, e anche quest'anno ne ho avuto la conferma. A differenza degli eventi a cui partecipo nella mia città, dove le persone a volte sembrano capitare per caso e quindi meno motivate, alla Festa delle Erbe il pubblico ci arriva volontariamente avendola aspettata per un anno intero, perchè sa di trovare un ambiente familiare, ottimi prodotti e a volte qualche novità.
Io ormai espongo da tre anni e non sono proprio una novità. Lo conferma il fatto che ora cercano anche me così come fanno con diversi altri espositori. Ho rivisto quindi con piacere Alessandra, Silvana, Dolores ma anche altri visi a cui non attribuisco un nome, purtroppo. Quest'anno tanti giovani hanno curiosato tra le mie cose, anche stranieri. Alice è rimasta colpita dai miei segnalibri, e credo mi penserà quando chiuderà i suoi libri con un po' di Arti Noa al loro interno...
Il mio tavolo pian piano perde il senso di abbondanza, le mie creazioni prendono direzioni diverse e i sorrisi regalati e i buoni pensieri sono stati distribuiti con generosità, andando a buon fine.
Devo fare un ringraziamento particolare a chi mi ha fornito i bellissimi allestimenti dello stand, che ovviamente io non potevo portare in aereo, che lo hanno reso gradevole e curato. Tavolo, sedie, cassette, valigie, persino i fiori... era tutto perfetto!


Tra i nuovi incontri Stefania, una abitante del borgo, è passata a salutarmi diverse volte e ha portato pure il marito, appassionato come me di legni di riciclo con cui costruisce piccole barche... Lella, che per motivi vari  ha interrotto la pittura ma che riprenderà al più presto, Lucia che conosceva mia sorella ma che è rimasta anche a chiacchierare con me e Alessandra scoprendo che si conoscevano...con lei appena possibile inizierò una sorta di collaborazione che però riguarda l'altro blog in cui scrivo con mia sorella Tiziana e un'amica, Serena, il Furighedda Gardening. Si è fermata da me anche Ada, una motociclista che è rimasta con me fino all'orario di chiusura della mostra.



Ho rivisto con gioia tante amiche che durante l'anno mi sono mancate e che fanno sembrare i nostri incontri come separati solo da pochi giorni. Tra gli espositori Giulia si rivela sempre un'ottima vicina di stand, Monica, Rossana, Giuliana e Luciana, Clémence e il suo sorriso, Dino col suo fare un po' paterno... e tra le nuove conoscenze una ragazza che aveva lo stand diviso con altre due amiche creative a cui però non ho potuto ricambiare la visita...mi riprometto di farlo sicuramente il prossimo anno, se avrò la possibilità di parteciparvi.
Anna, Lisa e il loro fratello Andrea Arimondo è stata un'altra bella sorpresa, col loro vivaio accogliente nei dintorni di Imperia. Mi ci sono trovata subito a mio agio, soprattutto nella parte di serra dedicata agli arredi da giardino e tavoli da allestimenti, praticamente tutti in legno di recupero!


Sono stati cinque giorni stupendi e faticosi, quasi sembra di essere in giostra, con le emozioni che travolgono e i momenti che si accavallano...il tempo è sempre poco per tutto ciò che si vorrebbe vivere quando si è lì, e si torna sempre con un filo di malinconia pensando che passerà un lungo anno prima di rivivere quegli attimi. Il cuore ringrazia per questo regalo ligure, e concludo dicendo che Ada per fortuna ora sta meglio anche se deve riguardarsi, magari la vedrò qui in spiaggia a fissare le onde e affondare i piedi nella sabbia...

Le foto sono state scattate da mia sorella Tiziana, mia compagna di viaggio in questa e in altre belle avventure, e da Francesca Vadalà, un'amica di Rollo con la passione per il mare, lo sport e la fotografia.

Arti Noa e la Vetrina a Tempo

mercoledì 4 luglio 2018

Ci sono delle avventure che assumono un sapore unico e inaspettato, proprio come è successo a me riguardo l'esperienza della Vetrina a Tempo.

Per cinque giorni ho vissuto insieme alla mia amica Mari di SAveddaeMari condividendo giorno dopo giorno ogni più piccola sensazione ed emozione. E' stata una decisione in stile Carpe Diem!, con pochissimo tempo a disposizione per organizzarci al meglio, ma sentivamo che era un'esperienza assolutamente da affrontare...e avevamo ragione.
Siamo passate dall'ansia iniziale per la preparazione della vetrina (mai fatta una in vita mia!) al disorientamento per non essere troppo brave nel conversare in una lingua diversa ma cavandocela comunque bene lasciando i turisti con una forte stretta di mano, alle risate con le altre amiche che sono venute a trovarci rimanendo fino all'ultimo minuto dandoci il loro sostegno, e pure ai pianti liberatori nel rivelarci particolari delle nostre vite. Ma dire così è davvero riduttivo...

Il negozio non è come uno stand in una manifestazione... questo è il primo insegnamento ricavato. Nel negozio, le persone devono superare l'ostacolo virtuale di una porta da attraversare, e una volta dentro si sentono come in obbligo di acquistare, cosa che non succede negli eventi, dove si è più o meno messi in fila a disposizione del fiume di gente che ci passa davanti e dare un'occhiata di straforo è quasi impercettibile. E' comunque andata bene, ma cinque giorni sono davvero pochi, quindi cercheremo di ripetere a breve.

Noi abbiamo cercato di far sentire a proprio agio chi entrava, e ci siamo fatte delle belle chiacchierate con turisti italiani, spagnoli, tedeschi e sloveni, e guarda caso la maggior parte erano a loro volta degli artisti. Io, e chi mi conosce lo sa, non mi fermo alla mera vendita, sento proprio il bisogno di avere uno scambio di emozioni. Oltre a dire qualcosa di me e delle mie creazioni cerco di sapere qualcosa di chi mi sta di fronte, e riguarda in generale tutti, non solo chi acquista.
In questa esperienza ho conosciuto la storia del caffè più antico di Cagliari raccontato dal Sig.Gianni con orgoglio che ci ha permesso anche di fare qualche scatto all'interno con i vecchi arredi.
 Ho parlato anche con un falegname storico di 81 anni molto rammaricato di non trovare nessun giovane a cui tramandare il suo antico mestiere, e con un pittore anziano  che ci ha regalato un sacchetto di doni del mare che lui conservava da tempo.
Ne abbiamo approfittato per assaporare anche un angolo di Cagliari che non ci apparteneva ma che abbiamo apprezzato, quasi come fossimo delle turiste, guardando monumenti, palazzi, portoni e finestre con occhi diversi. Alcune foto parlano proprio di queste nostre scoperte.
 Molti i curiosi che non sapevano dell'esistenza di un negozio a tempo in città e hanno apprezzato l'idea... ringrazio Chicca per l'ottima pensata. Spero che si diffonda, poichè danno la possibilità a noi creativi senza laboratorio di avere una base di appoggio più stabile e un luogo di riferimento, anche se temporanei.
A proposito di amicizia, il vero fulcro di questa esperienza... oltre alle amiche non creative ma che apprezzano il nostro lavoro sono venute a trovarci anche quelle che lo sono. In queste due foto ho voluto racchiudere il senso di questi giorni: le mie creazioni insieme ad un bracciale realizzato dalla mia compagna di avventura e un topolino delizioso creato dalla nostra amica Luisa de Il mondo di Luisa.
Si cresce, si cambia... ogni passo è importante ed insegna qualcosa. Chiusa questa bellissima parentesi, ne inizierà subito un'altra di tipo diverso... ma questa è un'altra storia, che vi racconterò a breve.




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