Il peschereccio in legno Arti Noa: solo tre colori
martedì 19 febbraio 2019
Amo le barche, soprattutto per ciò che rappresentano: il muoversi sul mare seguendo il movimento delle onde, l'arrivare dove non si può via terra, il rapporto stretto e intimo che si crea con questo elemento che amo molto...
Avevo fatto un corso tanti anni fa, dove ho imparicchiato a guidare una barca, non ero molto brava...ma ho conosciuto l'amore della mia vita che invece se la cavava decisamente meglio di me! Una volta insieme, con una barchetta piccolissima andavamo a pescare oppure a scoprire spiagge, poi la barca purtroppo fu venduta ma la ricordo ancora con nostalgia.
Avevo voglia di lavorare su una sagoma, senza però avere in mente un tema preciso. Ho preso il pannello di recupero che utilizzo per queste creazioni, già un po' "morsicato" dal mio cutter. L'idea era lì, davanti ai miei occhi...
Tempo fa avevo tentato di ritagliare una piccola sardina ma la coda si era spezzata, lasciando la sagoma nel legno. Quando ho guardato quella parte di pannello ho capito cosa fare...una barca!
C'erano anche alcuni segni di lavori iniziati e lasciati a metà, e quando ho tagliato la barca una parte di loro è rimasta e sono diventati due pescatori.
Pescatori senza pesci? Non è possibile...ma il mio peschereccio è particolare, i pesci non vengono pescati ma presi dalle peschiere e messi in mare, come racconta la sua filastrocca:
"Sono un peschereccio all'incontrario,
I pesci li metto e non li tolgo,
Felici son loro di nuotare
Di nuovo fra le onde del mar..."
Ed ecco che dalla rete schizzano via pesci felici e ansiosi di tuffarsi in un mare vero e nuotare in spazi enormi...
Pur avendo una strana forma, il peschereccio è sobrio nei colori. Molto bianco, qualche accenno di azzurro, di nero e di rosso...ma sono i particolari a renderlo speciale: la filastrocca, la rete da pesca, la piccola sagoma della sardina e l'oblò in gomma.
Ah, dimenticavo...il peschereccio si chiama Libertà.
Il peschereccio generoso
Misure: 27 x 30 (compresa rete da pesca)
Disponibile
Avevo fatto un corso tanti anni fa, dove ho imparicchiato a guidare una barca, non ero molto brava...ma ho conosciuto l'amore della mia vita che invece se la cavava decisamente meglio di me! Una volta insieme, con una barchetta piccolissima andavamo a pescare oppure a scoprire spiagge, poi la barca purtroppo fu venduta ma la ricordo ancora con nostalgia.
Avevo voglia di lavorare su una sagoma, senza però avere in mente un tema preciso. Ho preso il pannello di recupero che utilizzo per queste creazioni, già un po' "morsicato" dal mio cutter. L'idea era lì, davanti ai miei occhi...
Tempo fa avevo tentato di ritagliare una piccola sardina ma la coda si era spezzata, lasciando la sagoma nel legno. Quando ho guardato quella parte di pannello ho capito cosa fare...una barca!
C'erano anche alcuni segni di lavori iniziati e lasciati a metà, e quando ho tagliato la barca una parte di loro è rimasta e sono diventati due pescatori.
Pescatori senza pesci? Non è possibile...ma il mio peschereccio è particolare, i pesci non vengono pescati ma presi dalle peschiere e messi in mare, come racconta la sua filastrocca:
"Sono un peschereccio all'incontrario,
I pesci li metto e non li tolgo,
Felici son loro di nuotare
Di nuovo fra le onde del mar..."
Pur avendo una strana forma, il peschereccio è sobrio nei colori. Molto bianco, qualche accenno di azzurro, di nero e di rosso...ma sono i particolari a renderlo speciale: la filastrocca, la rete da pesca, la piccola sagoma della sardina e l'oblò in gomma.
Ah, dimenticavo...il peschereccio si chiama Libertà.
Il peschereccio generoso
Misure: 27 x 30 (compresa rete da pesca)
Disponibile