Caro blog, ti scrivo...
...cosi mi distraggo un po'... adattando le parole di Lucio Dalla oggi riprendo a scrivere qui.
Oggi è domenica, ma non è una qualunque. Il silenzio che mi circonda, normalmente tanto amato, quasi mi disturba e lo spezzo con della musica che dovrebbe avere lo scopo di rilassarmi.
Cosa mi ha spinto a tornare da queste parti? Beh, intanto perchè non scrivo da agosto scorso (non pensavo che fosse passato tanto tempo!), e diciamola tutta, non so esattamente cosa scriverò ma sentivo di doverlo fare data la situazione surreale e seria che stiamo vivendo a causa del coronavirus.
Spendo giusto due parole nei suoi confronti spiegandovi che qui in Italia tanti sono i contagiati e i deceduti, e siamo ormai in quarantena da settimane. Il restare a casa è la misura precauzionale che più ci preserva dal contagio generale, anche se a queste restrizioni c'è chi reagisce con comportamenti diversi.
Le sensazioni che mi attraversano la mente sono tante e variano dalla preoccupazione per me e i miei cari alla solitudine, alla consapevolezza di voler seguire le regole alla lettera, alla speranza che tutto si risolva presto, alla volontà ferrea di distrarmi con ogni mezzo, creando ma non solo, anche leggendo, cantando e ballando, cucinando (anche a costo di ingrassare!) e rafforzando i legami familiari...e aggiungo lo scrivere, per non sentire troppo il vuoto della paura sottile e prepotente che ci sta accompagnando.
Non credo di essere la sola a passare tutte queste fasi emozionali... a volte ci pervade anche un po' di claustrofobia e di tristezza, nonchè di noia perchè il tempo ormai sembra dilatarsi infinito, ora dopo ora. E lo stare lontani dagli altri affetti rafforza tutto questo smarrimento.
I social ci aiutano a sentirci meno soli, accomunati da una irreale quotidianità mai vissuta... strade vuote, negozi chiusi, nessuna auto o suono di traffico, cieli tersi e silenziosi, versi di uccelli nitidi e chiari, fiori su alberi e sui balconi perchè la primavera se ne frega del virus per fortuna, musica e chiacchiere dalle case.
Ci sono dei momenti nell'arco della giornata che mi riportano indietro nel tempo a quando ero bambina, dove le persone comunicavano da finestra a finestra e si raccontavano senza preoccuparsi di chi altro potesse sentirli (altro che privacy!), in cui gli atti di solidarietà erano normali mentre adesso sono rarità.
Dicevo prima, il creare a me aiuta tantissimo grazie al quale ho passato giorni tutto sommato piuttosto tranquilli, ed è stato infatti un periodo molto intenso e ricco. Ho portato avanti dei progetti che erano stati solo pensati e non concretizzati, ma ho tralasciato tutta la parte organizzativa perchè non ho abbastanza concentrazione per fare al meglio.
Ho creato per la prima volta da Arti Noa delle collane con legni e cocci, spille, magneti e portachiavi...spazio sempre tanto come idee perchè non mi piace stagnare su un unico materiale e tema...è così bello sperimentare!
Ma ormai anche la parte creativa sta rallentando... come riuscire ad essere leggeri se il cuore è pesante come un macigno? Il mio raggio di sole va alimentato, nutrito...non ascolto per scelta tutte le notizie perchè avrei ceduto subito alla disperazione e allo stress, mi nutro solo di bellezza, di belle parole ed immagini per mantenermi serena, ed è una pratica che attuo ormai da anni e funziona davvero. Se sento salire la negatività ascolto una bella canzone ad alto volume e la ballo e la canto, preparo un buon dolce fatto con i figli, due risate e tanta dolcezza...
Ecco, aver scritto il post mi ha fatto bene, ora sono pronta a ricominciare, la mente si è scaricata, le mani pure, e sulle note di Music di John Miles (ve la ricordate?) in sottofondo posso dire di aver nutrito bene il mio raggio di sole per oggi, e domani magari sarà meglio di oggi, con la notizia che aspettiamo tutti e che ci permetterà di abbracciarci presto.
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