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Segnalibri... con un pizzico di poesia

Il segnalibro è un elemento apparentemente scontato ma che è parte integrante di un libro. Nel momento in cui purtroppo devi interrompere la lettura avvincente lui ti salva, infilandosi tra le due pagine e "tenendoti" il posto, come se dicesse "non preoccuparti, ti aiuto io".

Nel tempo ho usato di tutto per tenere il segno, dalla classica piega (oddio!) dell'angolo alle etichette dei vestiti, dal biglietto del bus alle cartoline d'epoca.

Ma non ero ancora Arti Noa. Ora mi sono lanciata nella loro realizzazione perchè divertenti, e dopo averne fatto una tranche a marzo ne ho voluto preparare un'altra ben più nutrita in vista della Festa delle Erbe a cui parteciperò tra qualche giorno in Liguria. Il fatto che occupino poco spazio è giocato in loro favore... le mie creazioni in genere sono decisamente voluminose e a malincuore ho dovuto fermarmi dal realizzarle perchè la valigia (e anch'io) ha un limite... peccato, perchè avevo appena trovato degli originali pezzi di legno e... oops, sono lavori che farò in futuro, non vi svelo nulla!

Non pensiate però che i segnalibri siano realizzabili in uno schiocco di dita... proprio no! All'apparenza potrebbe pure essere vista la loro semplicità, ma ci sono vari passaggi che io seguo e che richiedono il loro tempo.

In primis, una volta decisa la carta da utilizzare (ne ho scelto due tipi), si procede a scegliere una misura che possa essere ottimale per il libro. Io ne ho selezionato due o tre, perchè i libri non hanno tutti le stesse dimensioni.
Matita, righello, gomma e taglierina delineano i primi passi, ed ecco davanti a me tanti listelli di carta...puliti, troppo puliti!

La seconda fase è quella più impegnativa: i disegni. Ma cosa...? Beh, per quanto mi riguarda io seguo l'istinto, che spesso mi porta a voler provare su carta ciò che magari avevo dipinto su legno, e stavolta ho usato solo gli acquerelli. Ed ecco comparire, uno dopo l'altro, i colori sui cartoncini lunghi e stretti, come trame di storie inventate, con animali, fiori, astrattismi e parole... quando finisco mi rendo conto che dal pomeriggio sono arrivata alla sera inoltrata, stanca ma soddisfatta.

La terza parte avviene dopo la perfetta asciugatura dei disegni, e riguarda la parte retrostante, da rinforzare ed abbellire. Io uso una carta opaca, ma non è detto che i prossimi segnalibri verranno fatti allo stesso modo. Tutto può cambiare, ed è il bello della creatività, perchè vive l'attimo che non è uguale all'attimo precedente e nemmeno al successivo.
Colla e pennello, ed ecco che quella carta dipinta prende un altro aspetto, perde la fragilità e acquisisce forza...

Colori e colla ondulano la carta, quindi è necessaria una bella nottata passata tra due tavolette di legno e dei pesi per tornare in perfetta forma!

L'ultimo passaggio, per molti non necessario, per me è motivo di orgoglio... è mettere la mia firma su ciascuna delle mie creature, nate da un pensiero e concretizzate nell'arco di due giorni.

Non ho inventato di sicuro niente di nuovo, sono solo i miei segnalibri. Un po' poetici, spesso fanciulleschi, a volte molto lineari ma tutti fatti con passione.



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